sabato 3 ottobre 2015

EQUITALIA: COSA FARE IN CASO DI CARTELLA MAI NOTIFICATA?

Se venite a conoscenza di una cartella di Equitalia - perché non vi è mai notificata o recapitata ad indirizzo errato - potete fare ricorso e impugnarla. 



Sono ormai in molti a ricevere cartelle esattoriali da Equitalia con solleciti di pagamento, magari per tributi, multe e contributi non pagati ormai vecchi di anni. 

E tra interessi e sanzioni, le somme aumentano a dismisura! 
Ma è davvero tutto da pagare? 

Attenzione, perché potrebbe essere il caso, il vostro, di cartelle o multe mai notificate, oppure somme ormai prescritte o importi comunque non dovuti. 

Attenzione perché se non si paga si rischia di vedere aumentata la propria situazione debitoria con interessi, multe e perfino con il pignoramento dei beni. 

Ma di pagare le cartelle esattoriali ed eventualmente concordare un eventuale piano di rateazione accertatevi che le somme addebitate siano effettivamente dovute. 

IMPORTANTISSIMA SENTENZA 

Esiste ora un'importantissima sentenza appena emessa dalle Sezioni Unite della Cassazione  (Cass. S.U. sent. n. 19704 del 2.10.2015) la quale afferma, a vantaggio di tutti i contribuenti, che è impugnabile la cartella di pagamento, anche se invalidamente notificata, della quale il contribuente viene a conoscenza mediante l’estratto di ruolo rilasciato dal concessionario della riscossione. 

Qualora riceviate dunque una cartella esattoriale da Equitalia, di cui non avete mai ottenuto conoscenza per mancata notifica o per consegna a indirizzi errati o non più validi. Il contribuente  potrà andare allo sportello di Equitalia e chiedere una stampa dell’estratto di ruolo, verificando poi se le cartelle "incriminate" siano state regolarmente ricevute o meno. In questo secondo caso, si potrà far ricorso per accertare l’inesistenza del debito. 

COSA SI DEVE FARE 

Quando si riceve una cartella esattoriale o un sollecito di pagamento da Equitalia e si intende estinguere il proprio debito, la prima cosa da fare è procurarsi l’estratto conto dal quale risultano, nel dettaglio, tutte le somme addebitate a proprio carico, cartella per cartella, tributo per tributo, importo per importo. 

Per i debiti dal 2000 in poi è possibile evitare la coda allo sportello Equitalia ed utilizzare il servizio Estratto conto. In questo articolo abbiamo già spiegato come fare per ottenere le credenziali di accesso al servizio. Una volta ottenuto l’estratto conto, si può procedere alla verifica dei singoli addebiti per poi fare le contestazioni del caso. Se hai bisogno di aiuto, dirittosemplice.it offre gratuitamente a tutti gli utenti il servizio di verifica delle loro cartelle esattoriali. 

Per saperne di più e per una consulenza gratuita. 

Usa il form descrivendo la problematica o spediscici la copia della cartella Equitalia a sdlcentrostudi@pcert.it
Riceverai la risposta dei nostri esperti


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2 commenti:

  1. È vero che Equitalia ha annunciato lo stop delle cartelle almeno fino alla Befana? O è una bufala?

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  2. È vero, è vero!

    Si tratta di una sorta di "tregua natalizia" senza precedenti nella storia dell'agenzia delle Entrate. Insomma non ci sarà alcuna cartella Equitalia a rovinare il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno. La decisione è arrivata direttamente dall'amministratore delegato della società, Ernesto Maria Ruffini, e riguarda tutti i cittadini, con l'eccezione dei casi inderogabili, dal 24 dicembre al 6 gennaio. Il provvedimento, rilevano dalla società, coinvolgerà centinaia di migliaia di famiglie e imprese.

    La decisione, come detto, non ha precedenti nei dieci anni di storia della società pubblica partecipata da Agenzia delle Entrate e dall'Inps e che lo scorso anno ha riscosso 7,4 miliardi e che prevede, nel 2015, di sfiorare gli 8 miliardi. Nel dettaglio, nel 2014 Equitalia ha inviato circa 30 milioni di atti, di cui - spiegano dalla holding - poco più della metà di sole cartelle, che in media raggiungono ogni settimana 300 mila contribuenti. Numeri che fanno capire ancora meglio la portata dello stop deciso per il periodo festivo, in cui saranno recapitate 'soltanto' alcune migliaia di atti e non i 250 mila previsti per quei giorni.

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