giovedì 14 gennaio 2016

TASSI USURARI: CONDANNATA LA BANCA

Due avvocati che collaborano con SDL Centrostudi SpA hanno ottenuto una condanna avverso l’istituto di credito coinvolto per l’applicazione di interessi usurari ab origine.

Il giudice ha riconosciuto la legittimità della sommatoria dei tassi, perchè così era contrattualmente pattuito nel rapporto di mutuo stipulato dai clienti.


Contratti di mutuo ipotecario troppo «esosi», nel senso di prevedere tassi di mora esorbitanti in caso di mancato pagamento delle rate, rischiano di trasformarsi in un boomerang per le banche. Il giudice Luca Perilli del Tribunale di Rovereto ha condannato la Banca Popolare dell'Alto Adige per aver concordato con il cliente (una società immobiliare di Ala) interessi corrispettivi e moratori che, sommati, superavano il tasso di usura.
Ora l'istituto di credito rischia di dove restituire quanto percepito come interessi. Un altro caso analogo vede protagonista Unicredit, citata in giudizio da una coppia di risparmiatori che aveva sottoscritto un mutuo fondiario.
Contratto che, sempre sommando gli interessi corrispettivi con quelli moratori previsti in caso si mancato pagamento delle rate, avrebbe avuto natura usuraria. Anche in questo caso il giudice Perilli sembra aver dato ragione ai risparmiatori, pur non emettendo sentenza (come nel caso della Popolare), ma solo ordinanza con cui ha incaricato il commercialista Matteo Eccher di calcolare le somme dovute.




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