giovedì 20 ottobre 2016

SENTENZA FAVOREVOLE AL TRIBUNALE DI AGRIGENTO

asta bloccataCon grande soddisfazioni SDL Centrostudi allega una Sentenza ottenuta dinanzi il Tribunale di Agrigento dall’avvocato Giuseppe Carianni, di cui di seguito vi lasciamo Suo commento:
“Con grande … grandissima soddisfazione, vi allego la sentenza resa dal tribunale di Agrigento, depositata oggi, con cui il Dott. Illuminati G.I. del tribunale adito ha riconosciuto ad un nostro cliente un rimborso complessivo di euro 36.072,58 oltre interessi legali sulla sorte capitale a far tempo dalla domanda giudiziale sino al soddisfo e soprattutto ha rigettato la domanda riconvenzionale per euro 122.992,53 formulata dalla banca in corso di causa,condannando la banca  altresì alle spese.
La sentenza è meravigliosa, sia perché proveniente  da un foro particolarmente difficile, sia perché abbraccia tutta una serie di questione di diritto bancario molto interessanti.
Vale la pena soffermarsi su alcuni passaggi cruciali della stessa.


innanzitutto, il rigetto della domanda riconvenzionale da parte della Banca, concernente un conto di anticipo fatture.
il Magistrato, infatti, ha ritenendo insufficienti i documenti bancari prodotti dall’istituto di credito, che si è limitato a produrre la documentazione ex art. 50 tub.  la produzione non è stata considerata esaustiva, come contestato dagli attori, trattandosi peraltro di un conto di anticipo fatture, per cui in verità sono necessari altri e più completi  documenti per dimostrare il credito, ovvero documenti necessari per dimostrare  lo storico dell’operazione di storno, come ad es. il dettaglio delle fatture anticipate o il dettaglio delle competenze anticipo su fatture o le schede anticipi o ancora il partitario contabile …ecc..ecc..
In secundis, dopo una attenta ricostruzione tecnica di tutti i conti correnti concernenti il rapporto bancario oggetto di contestazione, va rilevata l’eccezione di mancata previsione contrattuale di un c.d. fido di cassa per taluni conti. In sostanza, dagli scalari emergeva che la banca di fatto aveva applicato nel corso del rapporto bancario  un fido di cassa, che tuttavia non era stato mai consacrato in un rapporto contrattuale (che aveva previsto altro) e quindi in mancanza di una previsione negoziale di un tasso di interesse a debito per il fido, il Giusdicente ha applicato il tasso bot ex art. 117 tub.
Sull’usura.  vero è che il Giudicante ha da sempre seguito l’orientamento (assolutamente non condiviso!!!) di non applicare l’art. 1815 cc anche per i trimestri colpiti da usura, ordinandone il rientro entro soglia TSU, ma è altrettanto vero che lo stesso ha accolto la tesi del calcolo del TSU con la formula taeg  (e non è poco!!!) richiamando precedenti a noi favorevoli (cfr Tribunale di Reggio Emilia sez II civ. sentenza 9 luglio 2015 n. 976).


E comunque, non va dimenticato, che siamo dinanzi ad una sentenza di un Magistrato della Repubblica ove è stato acclarato che la Banca ha applicato usura! non occorrono altri commenti.  in merito alla illegittima capitalizzazione degli interessi a debito, lascio a voi ogni riflessione, ritenendo tale sentenza meritevole di pubblicazione anche solo per tale aspetto. La  ricostruzione logico giuridica seguita dal Magistrato è lungimirante; lo stesso  ha rilevato come nonostante vi fosse la clausola di reciprocità nei contratti bancari prodotti dalle parti, in facto, la banca ha palesemente eluso l’obbligo di reciproca pari capitalizzazione,  violando l’art. 1283 cc  e parlando addirittura di “ clausola in frode alla legge” per violazione dell’art. 1344 cc.
Concludendo sulla CMS, invece, pesantemente contestata dallo scrivente per l’evidente genericità della formulazione contrattuale, il Magistrato ha accolto le nostre doglianze sulla base di una disamina peritale attenta e funzionale al buon esito del Giudizio.
C’è da complimentarsi con il nostro Ctp di parte  che ha ben rappresentato in sede peritale le richieste degli attori.
C’è da complimentarsi con tutta la squadra (alias famiglia) SDL per il lavoro duro fatto: Aver salvato l’ennesimo  cliente dalle vessazioni di un istituto di credito mi inorgoglisce ed mi stimola ad andare avanti.


Ad Maiora
Avv. Giuseppe Carianni”


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