Anche l’autorevole Economist è preoccupato per le sofferenze delle banche italiane e mette in copertina del suo ultimo numero un bus tricolore chiamato banca sull’orlo del precipizio. Il problema delle banche in Italia.
Sono i cosiddetti non performing loans in italiano crediti deteriorati ovvero denari prestati a clienti privati o aziende per i quali la riscossione è difficile.
10 – Intesa San Paolo: dei 10, l’istituto torinese risulta il meno esposto, con una quota di Npl lordi pari al 16,5% (63 miliardi su un totale di 382,3).
9 – UBI: la quota dei crediti deteriorati lordi ammonta al 17,0% (15 miliardi su 90,8 totali).
8 – BPM: nel caso della Banca Popolare di Milano la percentuale di Npl lordi è pari al 17,5% (6 miliardi di crediti deteriorati lordi su 37,3 miliardi di crediti complessivi).
7 – BPER: la Banca Popolare dell’Emilia Romagna presenta una quota di crediti deteriorati lordi pari al 24,6% (12 miliardi su 50,2).
6 – Unicredit: la banca sistemica, che negli ultimi giorni ha trovato nella persona di Jean-Pierre Mustier il suo nuovo ad ed è chiamata ad un considerevole aumento di capitale, è esposta per 62 miliardi, con quota di Npl lordi pari al 24,9%.
5 – Banco Popolare: in questo caso la quota di Npl lordi è del 27,9% (25 miliardi su 89,7).
4 – Carige: la banca genovese ha una quota di Npl lordi pari al 28,5% (7 miliardi). Il cda di Carige ha recentemente dato il via libera all’approvazione di un piano industriale che punta a raggiungere 163 milioni di utile nel 2020.
3 – Veneto Banca: l’istituto Veneto, fallito l’aumento di capitale, è finito nelle mani del Fondo Atlante (ormai il primo polo bancario del Nord-Est, considerata anche l’operazione Pop. Vicenza). Ha una quota di Npl lordi del 29,0% (7 miliardi sui 25,7 complessivi).
2 – Popolare di Vicenza: per la banca vicentina la quota delle sofferenze ammonta al 31,6%. I crediti deteriorati lordi sono 9 miliardi su 29,2 complessivi.
1 – MPS: è la banca più esposta di tutte. Il governo italiano è alle prese con una dura trattativa con la Commissione europea per salvare l’istituto senese, che con una percentuale di Npl lordi pari al 34,8% (47 miliardi su 136,3) si colloca in cima alla classifica delle banche con più sofferenze.
Articolo tratto da Quotidiano Piemontese
PER APPROFONDIRE
I BILANCI DELLE BANCHE SOTTO LA LENTE DELLE PMI
Un nuovo strumento di lavoro per le imprese
È on line la prima edizione del Rapporto API Torino su “Solidità e rischio di credito nei bilanci degli istituti bancari”. Si tratta dei risultati di una analisi sui bilanci degli istituti più presenti sul nostro territorio condotta dal Servizio Credito e Finanza di API Torino per comprendere a fondo la reale situazione delle banche alle quali le imprese possono rivolgersi.
Sono quindi presi in considerazione la solidità patrimoniale, il portafoglio rischi, il grado di coperture dei rischi di ogni singolo istituto.
Scritto in linguaggio semplice e corredato di una serie di tabelle e grafici con i numeri principali di cui tenere conto, il Rapporto verrà aggiornato ed integrato periodicamente e inviato a tutti gli associati.
Sono un correntista MPS e garantisco che vivo, assieme a molti altri correntisti, in una situazione di perpetuo terrore. Avere la certezza che, se la tua banca crolla, tu rischi di perdere tutto come è successo ai nostri conterranei di Banca Etruria non è piacevole, infatti siamo in molti che abbiamo iniziato a spostare parte dei nostri capitali su altri istituti di credito. Personalmente ho affidato parte dei miei rissparmi a Unicredit, e ora scopro, grazie ad un giornale straniero, che al situazione è solo di poco migliore. I grandi istitui di credito, proprio perché grandi, sono pieni di crediti deteriorati, ma i piccoli sono ancora più pericolosi, poiché bastano meno crediti deteriorati per portarli sull'orlo del fallimento. E noi poveri risparmiatori, cosa possiamo fare? Tra non molto la soluzione più sicura sarà metterli nel materasso...
RispondiEliminaOltre alla classifica delle banche più cariche di crediti deteriorati, sarebbe interessante pubblicare anche la lista delle banche più virtuose sotto questo aspetto, ed analizzare come mai possiedono pochi crediti deteriorati
RispondiEliminaLE banche sono in sofferenza, ma il nostro bancario è solido. Non nota nessuna incongruenza, ministro Padoan? Fosse solido non ci sarebbero queste estese situazioni di sofferenza, non pensa?
RispondiEliminaChi tira i rigori li può sbagliare, chi preferisce non calciarli ( scelta non per forza da criticare ) non li può sbagliare di certo...
RispondiElimina...errare humanum est, ma è folle pagare stipendi milionari a dirigenti che consegnano ad amici, milioni che non torneranno più... tanto poi pagano i cittadini... in primis tagliare stipendi a chi dilapida ed è cattivo amministratore....
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