La lotta ai reati bancari è un compito complesso e importante, e società come SDL Centrostudi svolgono il loro compito fin dalla loro nascita, con soddisfazione delle persone e delle imprese che si sono rivolte a loro per combattere reati come anatocismo e usura.
A volte però capita che ci siano associazioni che, dietro la facciata presentabile, si rivelano essere una vera e propria associazione a delinquere. È il caso di F.E.O. – Progetto Benessere, che proponeva ad una vasta clientela della zona di Messina, Giardini Naxos, Taormina e Catania di rappresentare i loro interessi davanti ai tribunali civili o alle commissioni tributarie, promettendo la restituzione dei soldi indebitamente sottratti dalle banche. Chiedevano solo le spese per le pratiche e i contributi unificati, cifre variabili da 1.000 a 12.000 a seconda dell’entità delle cause che, però, non venivano mai iscritte a ruolo.
Il provvedimento scaturisce da indagini condotte sin dal 2013 dalla Compagnia di Taormina e dai Carabinieri della sezione Pg della Procura di Messina, che hanno consentito di documentare come Vincenzo Vanaria, spacciandosi per avvocato pur essendo stato radiato dall’albo degli avvocati di Messina già dal 2004, attraverso l’associazione F.E.O. – Progetto Benessere prospettava rapidi e pressoché sicuri successi nelle cause legali da intentare contro il Concessionario della Riscossione o gli Istituti Bancari a decine di persone che necessitavano di tutela legale poiché in gravi difficoltà debitorie con l’Erario o con Istituti di credito. In particolare, le attività di indagine hanno di fare luce su alcune decine di episodi, in cui Vanaria ha ottenuto dagli interessati l’immediata corresponsione di ingenti somme di denaro contante, per un importo complessivo di circa 100mila euro, senza tuttavia far seguire a ciò nessuna delle azioni giudiziarie progettate.
SDL Centrostudi, al contrario di società nate per approfittare delle disgrazie altrui, ha realizzato dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010, oltre 407.000 pre-analisi gratuite effettuate sulle condizioni economiche di consumatori e soggetti in difficoltà, e ben più di 65.000 perizie effettuate su conti correnti e rapporti bancari in essere di privati e imprese strappati alla finanza spregiudicata messa in atto da istituti di credito di vario genere: tutti numeri che, nel complesso, hanno permesso sino a oggi di recuperare somme illecite sottratte agli italiani da Fisco, Equitalia, erario e banche per un totale complessivo di circa 240 milioni di euro, dato in aumento costante, dato il periodo, ottenuto quale totale tra recuperi del credito, aste sospese, posticipi di pagamenti, dilazioni, compensazioni, rinegoziazioni, saldi e stralci, sospensioni e/o annullamento di cartelle esattoriali non dovute.
Ma come nasce SDL Centrostudi? Lo ha spiegato alla stampa lo stesso fondatore, Serafino Di Loreto.
SDL Centrostudi nasce dopo che, nel 2010 il suicidio di un carissimo amico imprenditore dello stesso Di Loreto fu costretto costretto a un rientro immediato e altrettanto impossibile da uno tra i principali istituti di credito. L’evento dà il via a un caso eclatante che si concluderà con la verifica di un micidiale rovesciamento delle parti e l’altrettanto duro accertamento, per la banca, di aver tenuto una condotta ignobile e ladra.
Oltre a contrastare giornalmente nei tribunali gli abusi di banche e finanziarie, SDL Centrostudi è fra le pochissime società che si impegna costantemente a divulgare e promuovere i molteplici vantaggi della Legge 3/2012 cosiddetta ‘salva suicidi’, assistendo il soggetto in difficoltà in tutte le fasi del percorso di risanamento delle proprie pendenze. Si tratta di un provvedimento legislativo poco noto, ma che consente di riabilitare soggetti fortemente sovraindebitati che versano in condizioni disastrose, stralciando e azzerando buona parte delle loro pendenze, e contemporaneamente ripulendoli da ogni segnalazione negativa e riabilitandoli ex novo presso tutte le Centrali Rischi Interbancarie, rendendoli dunque di fatto nuovamente finanziariamente credibili e altrettanto accessibili al credito al consumo.
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