Equitalia guarda all'estero per riscuotere i capitali usciti dall'Italia e far aumentare così i volumi degli incassi di altri 2 miliardi entro il 2017, con una base di partenza di 7,4 miliardi che la società prevede di fare rientrare nelle casse dello Stato nel 2015.
Equitalia si rivolgerà dunque sempre più ai beni posseduti all’estero. E nel frattempo batterà cassa con i suoi soci richiedendo indietro i soldi anticipati per conto soprattutto dell’Agenzia delle entrate, relativi alla gestione di ruoli rivelatisi non esigibili.
Al 31 dicembre 2014 la società ha chiuso il bilancio con un incremento dei volumi della riscossione di quasi il 4% rispetto al 2013. Segnando oltre 7,4 miliardi di euro.
Un risultato che la società mette al sicuro anche per il prossimo anno confermando per il 2015 gli stessi numeri e cifre: la previsione dei volumi di riscossione per l’esercizio 2015 è sostanzialmente allineata al risultato di chiusura 2014.
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