lunedì 28 settembre 2015

«FIDI USURAI»: AZIENDE SPOLPATE. STUDIO SDL «IL 50% DEGLI ONERI ADDEBITATI È ILLECITO»

Tassi usurari e banche si discute al S. Artemio TREVISO

Negli ultimi anni le polemiche sui tassi dei prestiti sono state all'ordine del giorno. Con accuse, più o meno fondate, anche agli istituti di credito di praticare interessi prossimi o superiori a livelli usurari. 

Ha decisamente fatto chiarezza in materia il convegno "L'usura della banca e nella banca", organizzato dalla fondazione Sdl, in programma sabato scorso all'auditorium della sede della Provincia, al Sant'Artemio, a partire dalle 14,30. Nell'occasione è stato presentato il primo report nazionale sul tema. A seguire, una tavola rotonda con Giovanni Schiavon, presidente dell'associazione azionisti di Veneto Banca ed ex presidente del tribunale di Treviso, Pierluigi Ronzani, avvocato e docente all'università di Trieste, e Angelo Zambusi, ricercatore di diritto penale all'ateneo di Padova. 

Dal Gazzettino di Treviso (scarica il PDF) 

L'articolo apparso sul Gazzettino di Treviso
Un conto salato e, soprattutto, per metà illecito. È quello presentato dalle banche alle imprese trevigiane e venete, secondo uno studio di Fondazione Sdl (società Sdl Centrostudi), specializzata in contenzioso bancario. Esaminando le posizioni (conti correnti, fidi, mutui, leasing) di oltre 1.300 imprese della Marca negli ultimi 22 mesi, la ricerca mette in luce come oltre il 50% degli oneri addebitati dagli istituti di credito non fosse dovuto e, dunque, dovrebbe essere restituito: a fronte di 160 milioni di euro pagati dalle aziende sotto forma di interessi debitori, commissioni per massimo scoperto e spese varie di gestione, 81 milioni rientrano nell'usura soggettiva e oggettiva o nell'anatocismo (i cosiddetti interessi sugli interessi). 

Una tendenza che trova conferma su scala regionale, dove sono stati scandagliati quasi 19mila rapporti relativi a 5.574 imprese. Queste, per aprire e mantenere le diverse linee, hanno sborsato 675 milioni di euro. Quasi 295 in più della soglia massima complessi- va prevista dalle normative. «Sono valori superiori alle medie nazionali, che mostrano come circa un terzo di quanto pagato non fosse dovuto - spiega l'Avv. Serafino Di Loreto, fondatore e presidente di Sdl -. 

Qui insomma, le banche si sono comportate peggio che altrove, attraverso artifici contabili e commissioni occulte. Del resto, questa è un'area con un'imprenditoria diffusa e attiva. E allora, provincia ricca, mi ci ficco». I numeri, estratti dal primo rapporto nazionale sull'"Usura della banca e nella banca", sono stati presentati ieri in un partecipato convegno all'auditorium della Provincia. Su tutti i conti correnti analizzati a livello nazionale, poco meno del 99% è risultato affetto da irregolarità. 

E Giovanni Schiavon, presidente dell'Associazione azionisti di Veneto Banca ed ex presidente del Tribunale di Treviso, nella tavola rotonda a conclusione dei lavori, ha rilevato un altro rischio: che la riforma delle Popolari in corso apra la strada alla speculazione finanziaria e che la scomparsa di una vera banca di territorio possa spingere risparmiatori e piccoli imprese a cedere a canali alternativi di finanziamento, come i prestiti a strozzo.
Mattia Zanardo 

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