"SUCCEDE - scrive la giornalista Elena G. Polidori sul quotidiano - che una mattina il postino ti recapita l’ennesima cartella di Equitalia. Ma non è come tutte le altre. È diversa. È un’unica, lunga teoria di vecchie cartelle, alcune risalenti al 2003-2004, altre più recenti che arrivano fino al 2012. Sono, quindi, per lo più scadute, altre pagate, altre rateizzate. Insomma, quella cartella non dovrebbe esistere. Semplicemente perché quei debiti sono stati tutti saldati. Ma allora, perché è qui?"
In genere - continua Polidori - tendiamo a dare sempre la colpa ai contribuenti: sono loro, infatti, nell'immaginario collettivo a essere morosi o, peggio, evasori. "Se Equitalia manda una cartella, un motivo c’è". "Mai pensato che, invece, Equitalia possa ‘provarci’?"
Questa volta è infatti Equitalia a essere dalla parte del torto, e le cartelle non fanno che sommarsi tra loro con contributi già saldati che aumentano come aumentano gli interessi illeciti da pagare per il contribuente: a tutto vantaggio dell'ente di riscossione.
Ma non è tutto: quei furboni di Equitalia una ne pensano e cento ne fanno! Nel 2015 ricorderete che fu varato un condono per le cartelle di Equitalia inferiori ai 300 euro, non saldate a partire dal 2000.
Si trattava di circa il 70% di cartelle in mano a Equitalia, relative a piccole multe o a canone Rai non pagato. Pensate che a rimetterci sia stata Equitalia? Assolutamente no. Ecco cosa si inventano questi: sommando cartelle e interessi tutte le cartelle risultano superiori ai 300 euro e, quindi, si aumenta anche l’aggio e l’interesse bypassando il condono. Ecco le genialate che si inventano a Equitalia.
Tuttavia la Corte di Cassazione ha smontato una a una queste pratiche illecite.
Dovete infatti sapere che la legge vieta che le cartelle Equitalia non si estinguano mai sulla base del presupposto, caro all’ente di riscossione, che un debito può essere esigibile all’infinito.
No, ha detto la Cassazione: «Perché altrimenti il tasso di interesse arriverebbe a divorare il capitale, inteso come reddito, del contribuente". Un debito potrebbe essere privo di scadenza solo se non subisse incrementi, come la mora e gli interessi, perché prima o poi un contribuente potrebbe riuscire a estinguerlo senza finire sul lastrico o vedersi portar via ogni cosa.
Insomma: Equitalia non rispetta la legge e continua a intimidire il contribuente.
Equitalia è un mostro a due teste: una costituita dall'Agenzia delle Entrate (51%) e l'altra dall'INPS (49%). cosa dovremmo pensare che lo stato (inteso come gestione della cosa pubblica) voglia prendere per il collo il cittadino e una volta presolo non lo molli più? Mi sa tanto che è proprio così, ma allora perché non li mandiamo tutti a casa, da dove sono venuti, e per di più gli ultimi arrivati non si sono sottoposti nemmeno alla più elementare votazione popolare !!!
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