Con sentenza nr 3079/2015 pubblicata il 23 settembre 2015 il Tribunale di Venezia ha annullato cartelle di Equitalia per un valore di 660 mila euro a un fabbro di Venezia che, per la stessa Equitalia era debitore di 660.000 euro nei confronti di Inps e Inail.
Il giudice ha sancito due principi fondamentali. Il primo è che Equitalia può emettere cartelle, notificarle e agire esecutivamente solo se è in possesso dei requisiti validi e documentabili in grado di giustificare le pretese degli enti pubblici per i quali agisce.
Poi che la prova dell'esistenza dei requisiti deve essere fornita da Equitalia e dagli enti creditori e non dal cittadino preteso debitore. La sentenza è storica sia per l'entità della somma, sia perché si fonda su un motivo diverso da quello abitualmente citato dalle cronache, che è la prescrizione. Il motivo su cui si basa la sentenza potrebbe, a cascata, comportare l'annullamento di centinaia di migliaia di cartelle.
bellissima sentenza era ora
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