sabato 14 novembre 2015

EQUITALIA PRETENDE I SOLDI, INI LI CHIEDE ALLA REGIONE: A PAGARE SONO I LAVORATORI

Sono sempre i più deboli a pagare: nel contenzioso aperto tra Gruppo Ini e la Regione Lazio, chi pagherà saranno i dipendenti che perderanno il posto di lavoro.

Alla Ini avevano avuto sentore della cosa già nell'aprile di quest'anno, quando Affari Italiani.it aveva pubblicato la notizia che circa 1250 dipendenti non ricevevano lo stipendio a causa di un contenzioso economico tra proprietà e Regione Lazio che si protraeva da lungo tempo. 

Cgil, Cisl e Uil avevano lanciato la prima protesa e, da quanto veniva detto dal "gruppo Ini", i motivi erano da imputare ai ritardi e ai mancati pagamenti delle rimesse regionali. 

La crisi ha fatto il resto: E da due settimane continuano  le proteste fuori la sede di Guidonia. Il "gruppo Ini" - Medicus hotel a Tivoli, Villa Dante a Guidonia Montecelio, Villa Alba a Fonte Nuova e sulla via Casilina a Roma, Città Bianca a Veroli, Istituto neurologico italiano a Grottaferrata, Canistro in provincia dell'Aquila - è diretto da Jessica Faroni, inoltre presidente dell'Aiop del Lazio (l'Associazione italiana ospedalità privata). 

Lo scorso 5 novembre si è toccato il fondo: dopo la cassa integrazione e il contratto di solidarietà, l'Ini annunciava la procedura di licenziamento di 495 dipendenti. 

A monte, secondo i dirigenti, la situazione debitoria pregressa con il fisco che ha origine dagli anni '90 e che oggi sarebbe giunta alla "resa dei conti". 

Quindi Equitalia chiede i soldi all'Ini che chiede i soldi alla Regione Lazio. 

Come sempre è accaduto in casi simili, chi ci rimette sono sempre i lavoratori.

Sotto accusa è l'esborso sul "corrente", che nella sanità laziale, afferma l'Aiop, raggiunge tempi incompatibili con i conti aziendali. 

E neppure la liquidazione delle prestazioni attuali chiuderebbe il conto, perché Ini pretende la Regione si faccia carico, in tempi certi, dei debiti pregressi accumulati verso la società.

Sicel, inoltre, con una lettera di diffida inviata al presidente Nicola Zingaretti, alla direzione regionale per le vertenze e al comparto sanità, chiede spiegazioni e l'immediata sospensione della trattativa tra l'azienda e gli altri sindacati.

Nessun commento:

Posta un commento